domenica 26 febbraio 2012

Consigli letterari: "Dissonanti armonie" di Maria Rosaria Teni


Dissonanti Armonie
di Maria Rosaria Teni
" A Luis"    
Vita
come  piuma leggera
cadi per terra
e non sprofondi
nell’impronta eterna
quasi non fossi mai
esistita.
            A  Luis Sepulveda


"Dissonanti Armonie" di Maria Rosaria Teni (la cui prefazione è a cura di Maurizio Chierici) è una raccolta di poesie suddivisa in tre sezioni: Rabbia, Stelle e Silenzio.
Nella prima sono racchiuse poesie che nascono da un sentimento di insofferenza e disagio dinanzi a situazioni di degrado, di violenza e intolleranza. La rabbia scaturisce dalla consapevolezza che il nostro “villaggio globale” ascolta e si informa ma non interviene; il “tam-tam” quotidiano bombarda ma non induce a riflettere, come se la brutalità di certi avvenimenti fosse normalità di vita.
La seconda sezione prende un titolo quasi metaforico; guardando le stelle lo spirito si eleva al di sopra delle miserie umane: è come se, innalzando lo sguardo, si avviasse una sorta di purificazione interiore capace di riscattare l’inabissamento progressivo causato dal vano inseguimento di falsi ideali.
La terza sezione comprende versi che esprimono una non accettazione della vita come precaria condizione dell’esistere raccontando questo dissidio costante che sfocia nel silenzio; silenzio per guardare infine nell’Io profondo: “Solo nel silenzio della morte è racchiuso il mistero della vita”.
Le tre sezioni  non sono in realtà staccate; i temi dell’una si intrecciano e si ripercuotono anche nelle altre in un gioco ciclico di interrelazioni, a dimostrare come l’esistenza dell’uomo sia intessuta di elementi eterogenei, in apparenza dissonanti ma armonizzati nel miracolo della vita.


"La contraddizione di queste righe non è facile da nascondere: un giornalista, testimone meccanico della realtà, introduce la lettura di versi i quali raccolgono emozione e dolore che le onde della stessa realtà portano sul tavolo di una poetessa lontana dagli odori insopportabili della violenza; dai fuochi e dalla polvere che avvolgono ogni paura. Bisogna dire che l’abitudine ha sterilizzato nella non attenzione il dramma di popoli  in apparenza alla fine del mondo anche se il loro mondo ci raggiunge ogni sera sul piatto della cena, lampi Tv più o meno sempre gli stessi: quei corpi da dimenticare e le armi gloriose che li hanno colpiti. Occhi coperti di mosche nascondono la fame. Nella valigia del testimone è ripiegato il cinismo senza il quale il testimone non potrebbe andare e tornare per riprendere le abitudini della tribù alla quale appartiene. Ma fra i cinici è forse un cinico sincero. Si lascia portare dalla storia facendosi provvisoriamente carico di ogni sofferenza.
La stringe negli aggettivi della protesta educata che il mestiere impone. Poi lascia scorrere il dolore osservando quello degli altri col distacco  di un impresario di pompe funebri: in fin dei conti non è lui l’assassino. Ecco cosa succede; adesso lo sapete. Scandalizzatevi. A volte i più giovani dei nostri paesi hanno ragione quando ci rimproverano di essere sopravissuti senza traumi alle cose che raccontiamo e di non essere del tutto innocenti se al ritorno ne parliamo e subito dimentichiamo per inseguire altri corpi e altre mosche. Ecco la sorpresa: scoprire che non la rabbia delle piazze, ma l’emozione che diventa parole e le parole che diventano versi, sorprendono la quotidianità di chi non sopporta l’ipocrisia fra i libri e la musica della vita in apparenza quieta. Il viaggiatore che va e torna sfoglia le poesie di Maria Rosaria Teni con imbarazzo. E’ abituato a raccogliere soprattutto numeri: contabilità delle città fatte a pezzi, persone che diventano fumo disperso dal vento, notizie che non fanno notizia perché  le notizie sono sempre le stesse. Cambiano solo i nomi dei paesi e delle città. Numeri che nella loro inflessibilità non contemplano il trauma del viaggio dei profughi, villaggi distrutti, regioni che cambiano faccia e poi la fame e ancora fame. Nel secolo benedetto dai profumi dell’opulenza, nessuno riesce ad immaginare che di fame si possa svanire quando le diete diventano lo strazio quotidiano. E nel giorno della festa che consacra la nostra attenzione verso i bambini del mondo, nessuno ha il pudore di riconoscere che sono sempre più bambini  i killer senza pietà delle squadre della morte. < Ti hanno buttato tra le braccia - ( esili braccia da bambino ) - un fucile per sparare - ( ma non sei un assassino! ) - Ti hanno detto di combattere - soldato-bambino >. All’angoscia di Maria Rosaria Teni aggiungo un verso che non è un verso, solo notizia: ti hanno drogato prima di uccidere un nemico che non conosci, povero soldato bambino.
Tranquilli. Se la memoria funziona, fra venti o trent’anni sapremo rimediare. Celebrazioni degli olocausti, vergogne postume, rivelazioni che condannano  doppipetti purtroppo morti quindi estranei, ormai, al ciclo degli interessi che alimentano le nostre divagazioni. Li si può condannare con sacrosante parole che i doppipetti contemporanei  riservano pomposamente a nazisti e fascisti d’antan. Non ci sono più e chi sopravvive, giovane o vecchio, ha scelto l’ipocrisia  della democrazia ritrovata. Anche loro imprendibili nella mistificazione: nessuno batte ciglio. Ed è passato troppo tempo, l’indignazione è stanca. I nuovi devono aspettare a diventare adulti e che i documenti della storia vengano rivelati quando non serviranno a fermare niente. A poco a poco i giorni della memoria stanno diventando giorni di parole vuote, passato in bianco e nero, sempre più nero, mentre gli olocausti continuano appena di là da questo ed altri mari. < Un giorno non basta - per  ricordare - l’orrore che hai visto sfilare - inciso su carni scarne - impresso in scheletri occhi -…Un giorno non basta per dimenticare >. Diario del viaggio ad Auschwitz: < Ho provato vergogna ed ho pianto >. L’emozione che trasmettono i versi è insolita: domande in forma di risposte. Noi dove  eravamo e dove siamo quando succede ? Noi che guardiamo, vicini - lontani, riusciamo a piangere ?  Si piange facendo qualcosa. Maria Rosaria Teni lo ha fatto"
(Prefazione di Maurizio Chierici)

Maria Rosaria Teni è nata in provincia di Lecce, laureata in Lettere con Lode  presso l’Università del Salento, ha compiuto studi musicali al Conservatorio della città salentina, privilegiando in seguito la ricerca storico- musicologica ed in particolare l’approfondimento della musica del Settecento, in collaborazione con il Dipartimento di Storia Moderna dell’Università di Lecce.
E’ stato pubblicato sul n. 2/2006 della Rivista quadrimestrale “Ricerche Storiche”,  a cura di I. Tognarini, Ed. Polistampa/Pagliai, Firenze, 2006, un suo articolo dal titolo: “Maddalena Laura Lombardini Sirmen: una musicista e compositrice del XVIII secolo”.
E’ stato pubblicato nel novembre 2007 dalla Bibliotheca Minima – Novoli (LE), un suo studio dal titolo: “Una donna e la sua musica: Maddalena Laura Lombardini Sirmen e la Venezia del Settecento”, saggio storico sugli Ospedali veneziani e la figura delle musiciste da essi prodotte, ospitato in occasione della Giornata Internazionale  della Donna 2008, nella Pinacoteca Comunale di Novoli, alla presenza della Dr.ssa Magda Terrevoli, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione nonché del prof. Francesco Mineccia, Docente di Storia Moderna dell’Università del Salento.
Nell’ambito della Rassegna “Ottobre piovono libri I luoghi della lettura- 2008”, il 21 novembre 2008,  nella Pinacoteca del Museo S. Castromediano di Lecce, si è tenuto un Convegno organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Lecce, intitolato “Una donna e la sua musica: Maddalena Laura Lombardini Sirmen” con l’inedita esecuzione nella Regione  Puglia  dei Quartetti per archi della   musicista veneziana.

E’ stata selezionata in numerosi concorsi poetici; è presente tra gli autori dell’Antologia poetica  “Navigando nelle parole”, vol. n. 24, ed. Il Filo, Roma, 2006;
suoi componimenti sono inseriti nelle Antologie poetiche “Parole d’amore” e “Il tempo”, ed. G. Perrone, Roma, 2006, nell’Antologia “Donne in Poesia” a cura di P. Mara De Maestri, ed. G. Perrone, Roma, 2007, nell’Antologia “Il ricordo” , ed. G. Perrone , giugno 2008 e, ultimo in ordine di tempo, nell’Antologia “Il Natale”  G. Perrone editore. Selezionata nell’Antologia del Premio: “Donna in Poesia – Versi al femminile”, Ass.Culturale  Darmatan – Progetto Flanerì  2011, selezionata del Concorso di Poesie La Maschera”, ed. 2011, promosso dall’Associazione “Poesiaèrivoluzione”, selezionata al Concorso Nazionale di Poesia “Le Esperidi” – I Edizione 2011.
E’ presente con i  suoi testi poetici nel Volume Antologico “Dedicato a… Poesie per ricordare”, Collana “Orizzonti”, Vol. VI, Aletti editore, Dicembre 2007 e Volume Antologico “Verrà il mattino ed avrà un tuo verso”, Vol. VI, Aletti ed., Giugno 2008.

Nel settembre 2007 ha pubblicato un volume di versi dal titolo “Dissonanti armonie”, Luca Pensa Ed., con la prefazione curata da Maurizio Chierici.
E’ risultata tra i vincitori del  concorso internazionale “I SILENZI DELLA MONTAGNA E LE VOCI DEL MARE”, organizzato dal Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese e dalla Comunità Montana di Morbegno, in collaborazione con l’Associazione dei Poeti Maltesi della Repubblica di Malta.
E’ tra i vincitori  del 1^ Concorso Nazionale di Poesia “Il Federiciano” ideato ed organizzato dall’ Editore Aletti, Roma.

Segnalato e diploma di finalista, sez. raccolta di poesia, al PREMIO LETTERARIO IBISKOS 2009, Empoli (FI), in collaborazione col Centro Culturale Empolese, promosso da Ibiskos Editrice Risolo di Empoli  con la raccolta poetica “Suoni di…versi”, in corso di pubblicazione.

E’ stata insignita del Premio Speciale Giuria dalla Commissione Giudicatrice del V Premio nazionale di poesia e prosa "Stagionalia", indetto dall'Università Aperta Sermide, dal Lions Club di Ostiglia e dal Comune di Sermide.

E’ inserita nell’Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei, che presenta l’attività poetica in lingua italiana degli ultimi anni, a cura della Casa Editrice Aletti, Roma, giugno 2009.

Nel maggio 2011 ha ricevuto il Premio Amnesty per la poesia “Soldato bambino” nell’ambito del Concorso “Versi Di-versi” organizzato da  Amnesty International Gruppo 079 di Mantova.

Riconoscimento “Perle Poetiche” nella 22^ Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Rosario Piccolo” dell’Associazione Teatro- Cultura “Beniamino Joppolo” di Patti (Me) -  Anno 2011 per la poesia: “La mia vita”.

Tra i finalisti del 1^ Concorso Internazionale di Poesia Inedita “IL TIBURTINO”, anno 2012, Casa Editrice Aletti, Roma.

Selezionata  fra i poeti presenti nell’ Agenda del Poeta 2013 - OSCAR WILDE,  Casa Edirice Pagine, Roma
Dal  2009 riveste l’incarico di Presidente dell’Associazione Culturale “Viva Mente” costituita in Novoli (LE) e già presente sul territorio con l’organizzazione di eventi, recital, presentazione di libri e convegni., ultimo in ordine cronologico quello dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia,presentato in prima assoluta al Teatro Comunale di Novoli, alla presenza di illustri relatori e protagonisti della cultura locale.

Ha al suo attivo numerose presentazioni e recital:
- Recital “Poesie sotto le stelle” – Novoli (LE) – settembre 2007
- Ostiglia (Mn) -  novembre 2007;
- Città del Libro di Campi Salentina (LE) - novembre 2007;
- Rassegna “Le Mani e l’Ascolto” presso il Fondo Verri- Lecce- gennaio 2008;
- Biblioteca Comunale – Leverano – febbraio 2008;
- Circolo Culturale “Galileo” – Trepuzzi – febbraio 2008;
- Biblioteca Provinciale “N. Bernardini” – Lecce – aprile 2008;
- Galatina- P.zza Cavoti- nella Rassegna “Notti d’arte” – luglio 2008;
- Martignano – Palazzo Palmieri- 18 agosto 2008;
- Marina di Andrano- Piazzetta delle Agavi – 26 agosto 2008;
- Pinacoteca del Museo Provinciale S. Castromediano – Lecce- 21 novembre 2008;
- Laboratorio di poesia con gli alunni della Scuola Media di Ostiglia (MN) – Sala delle  
  Colonne -  Municipio di Ostiglia – febbraio 2009;
- “Fiori d’autore” Biblioteca Comunale- Leverano – 26 aprile 2009;
-  Castello Aragonese – Atrio- Castro città – 31 luglio 2009
- “Giovedì Culturali nel Chiostro” –     Sogliano Cavour (LE) – 5 novembre     2009
- Bibliomediateca – Calimera - 4 gennaio 2010
- Biblioteca Comunale,  TUGLIE,  6 novembre 2010 - 
  Presentazione del volume di Maria Rosaria Teni Una donna e la sua musica: Maddalena
   Lombardini Sirmen e la Venezia del XVIII secolo. Ascolto guidato di brani tratti dalle
   composizioni della musicista veneziana
- Biblioteca Comunale – Aradeo – 11 dicembre 2010.





Per maggiori informazioni: http://mariarosariateni.blogspot.com/

DISSONANTI ARMONIE di Maria Rosaria Teni
Poesie
Luca Pensa Editore
Anno 2007
ISBN 10:88-6152-022-7
In vendita su ibs.it

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