domenica 25 marzo 2012

Addio ad Antonio Tabucchi (1943 - 2012)

Lo scrittore italiano si è spento nella sua amata Lisbona. Aveva 68 anni.

Lo scrittore italiano, Antonio Tabucchi, e' morto a Lisbona. E' quanto hanno riferito fonti editoriali vicine allo scrittore scomparso. Da tempo ammalato, Tabucchi si e' spento nella capitale lusitana all'eta' di 68 anni. Lo scrittore e' stato uno dei maggiori conoscitori e divulgatori dell'opera di Fernando Pessoa ed e' divenuto noto al grande pubblico con "Sostiene Pereira".
  Antonio Tabucchi era nato a Pisa il 24 settembre 1943.
  Docente di letteratura portoghese e tra i massimi esperti di Fernando Pessoa. Inizio' l'attivita' di scrittore nel 1975 con il romanzo "Piazza d'Italia", cui fecero seguito varie raccolte di racconti ("Il gioco del rovescio" del 1981 e "Piccoli equivoci senza importanza" del 1985). Il successo giunse con i romanzi "Requiem" del 1992 e soprattutto "Sostiene Pereira" del 1994, con cui vinse anche il premio Campiello. Il volume, pubblicato da Feltrinelli, e' ambientato a Lisbona durante la dittatura di Salazar. L'impegno civile e l'alone di mistero che pervadono lo stile letterario di Tabucchi sono stati confermati nelle sue ultime opere importanti: "La testa perduta di Damasceno Monteiro" del 1996 e soprattutto il romanzo epistolare "Si sta facendo sempre piu' tardi" del 2001. Nel 2003 appare in libreria "Autobiografie altrui. Poetiche a posteriori", sette testi di poetica, per la maggior parte inediti o inediti in Italia. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo "L'oca al passo" (2006) e "Il tempo invecchia in fretta" (2009). L'ultima fatica letteraria e' "racconti con figure" (2011).
  I suoi libri sono tradotti in quaranta lingue. Alcuni dei suoi romanzi sono stati portati sullo schermo da registi italiani e stranieri (Roberto Faenza, Alain Corneau, Alain Tanner, Fernando Lopes) o sulla scena da rinomati registi teatrali (Giorgio Strehler e Didier Bezace fra gli altri). Ha ricevuto numerosi premi in Italia, fra cui il Pen Club Italiano, il Premio Campiello e il Premio Viareggio-Repaci; e prestigiosi riconoscimenti all'estero, fra cui il Prix Medicis Etranger, il Prix Europe'en de la Litterature e il Prix Mediterranee in Francia; l'Aristeion in Grecia; il Nossack dell'Accademia Leibniz in Germania; l'Europaischer Staatspreis in Austria; il Premio Hidalgo e il premio per la liberta' di opinione "Francisco Cerecedo" attribuito ogni anno dal Principe delle Asturie, in Spagna. E' stato nominato "Chevalier des Arts et des Lettres" dalla Repubblica francese e ha ricevuto la decorazione dell'Ordine dell'Infante D. Henrique dal presidente della Repubblica portoghese. E' stato professore dell' Universita' di Siena ed ha insegnato in prestigiose Universita' straniere (Bard College di New York, Ecole de Hautes Etudes e Colle'ge de France di Parigi). Ha collaborato con quotidiani italiani e stranieri ("Corriere della Sera". "Unita'", "Il manifesto", "Le Monde", "El Pai's", "Diario de Noticias", "La Jornada", "Allegemein Zeitung") e riviste quali "La Nouvelle Revue Francaise" e Lettre International". E' membro fondatore dell'"International Parliament of Writers". Dal 2000 e' stato proposto dal Pen Club italiano all'Accademia di Svezia quale candidato italiano per il Nobel di letteratura. (Fonte: agi.it)


sabato 24 marzo 2012

Recensione: "Conosco a memoria le luci di Assisi" di Giuliana Pitti

Assecondare il desiderio di maternità è già di per sé un'avventura. Un'avventura che comincia ancor prima del concepimento e che prosegue lungo un percorso costellato dalle più svariate difficoltà che può durare anche anni prima di udire per la prima volta il vagito del tanto atteso figlio.
Conosco a memoria le luci
di Assisi
di Giuliana Pitti
Dire che la vita è un miracolo è quasi riduttivo se si pensa a quanti miliardi di cose debbano combaciare alla perfezione per far sì che tutto proceda per il meglio. Tutto è in bilico, traballante, appeso ad un filo talmente precario che basta un niente a rompere, facendo crollare un universo di paure e speranze.
La gravidanza è un momento delicato e importante nella vita di una donna. E' sinonimo di un profondo cambiamento fisico, ma soprattutto psicologico. Rappresenta un drastico cambio di direzione in cui non si è più solo figlie, ma ci si prepara a diventare madri, ad avere cura di un altro esserino che ancora non si conosce e di cui non si sa praticamente nulla. E' un lasso di tempo in cui le paure, i dubbi, i timori si affollano, si accavallano rinfocolati da un'intensa fragilità dovuta all'essere totalmente assorbiti da una situazione sconosciuta, sconvolgente e che stravolgerà la vita per sempre e irrimediabilmente, qualunque piega prenda.
La vita, poi, sa essere davvero strana: se ad alcune donne sembra concedere ogni premura possibile, ad altre sembra riservare ogni difficoltà possibile.
Giuliana Pitti sa bene tutto questo: dopo un aborto e una gravidanza difficile trova il coraggio di affrontarne una seconda che si rivelerà ancor più difficoltosa. "Conosco a memoria le luci di Assisi", infatti, è la cronaca di due gravidanze complicate scritta durante la degenza di 37 giorni che ha preceduto la nascita di Simone, secondo e ultimo figlio dell'autrice.
In esso si respirano le fragilità le paure, gli stravolgimenti e gli sbalzi d'umore spesso incomprensibili ai familiari e a chiunque altro non abbia affrontato gli stessi tormenti: quelli di essere completamente impotente, in balia degli eventi, quasi in collera con il proprio corpo che pare voglia remare contro, ma nonostante tutto, trovare la forza di sorridere per rassicurare la propria figlioletta di tre anni.

"Quel che cerchi di fare quando senti lui/lei muoversi è prendere la mano di tuo marito e dividere con lui quello che è senza dubbio il momento più bello delle gravidanze intere. Lui/lei si muove e con lei/lui si muove il mondo, il cielo, le stelle."

(Tratto da "Conosco a memoria le luci di Assisi" di Giuliana Pitti)

CONOSCO A MEMORIA LE LUCI DI ASSISI - Di Giuliana Pitti
Acquistabile online su ilmiolibro.it e lafeltrinelli.it
Pagine 124
ISBN: 9788891002990


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mercoledì 14 marzo 2012

Recensione: "Milano - Termoli. Racconto a più fermate" di Lucio Rizzello

"E' il ritorno l'unico senso del viaggio".

Milano - Termoli.
Racconto a più fermate
di Lucio Rizzello
"Milano - Termoli. Racconto a più fermate" di Lucio Rizzello edito da Abel Books è un racconto scritto con stile ed eleganza la cui narrazione scorre fluida, intrigante e ha inizio il 20 Dicembre del 1963 quando Giuseppe, giovane immigrato molisano, impiegato nella Milano del miracolo economico si appresta a tornare a casa per le vacanze di Natale.
In esso si respira la malinconia di chi per necessità è costretto a vivere lontano dalla propria casa, dai propri luoghi del cuore e si scontra con realtà diverse e diversi modi di approcciarsi alla vita, come la fretta compulsiva di una città ingolfata nel boom economico e l'ottusità di chi guarda più alla città d'origine di una persona più che la persona stessa e le sue capacità.
E' il racconto di un ritorno in cui anche gli incontri e gli scontri paiono riportarlo a casa, ad un passato lontano, quasi dimenticato.
E' il racconto di un viaggio, o forse di un sogno, che gli riserverà parecchie sorprese, contrattempi e strani incontri, in cui si susseguono personaggi bizzarri come solo un viaggio in treno può richiamare.




MILANO - TERMOLI. RACCONTO A PIU' FERMATE di Lucio Rizzitello
AbelBooks Edizioni
Racconto
Anno 2012
ISBN: 97788897513698
Acquistabile sul sito www.ultimabooks.it

domenica 11 marzo 2012

Recensione: "La voce invisibile del vento" di Clara Sánchez

"Uno pensa di sapere qualcosa finché non scopre di non sapere niente, e a quel punto inizia a comprendere la verità"
"La voce invisibile del vento" di Clara Sánchez è un romanzo a due voci dove sogno e realtà si intrecciano fino a mescolarsi in un connubio indissolubile e ineluttabile. Non c'è sogno senza realtà e realtà senza sogno.
Questo romanzo coglie l'essenza dell'imprevedibilità della vita, di come basti la banalità di un evento all'apparenza insignificante a sconvolgere l'esistenza, a destabilizzare e annullare le nostre certezze. Un attimo e tutto cambia, si trasforma e ci trasforma inesorabilmente insieme a tutti quelli che ci stanno intorno.
Sono i momenti in cui più di tutti si conosce se stessi, si sta faccia a faccia coi propri errori, coi propri segreti, col proprio passato e con la propria fragilità; quelli in cui ci si mette in discussione e ci si scopre in grado di compiere i gesti più impensati, perché quando il proprio mondo crolla, crollano anche i limiti e le inibizioni. E' in quei momenti che si capisce cos'è importante, cosa non lo è e cosa si vuole veramente.
In questo romanzo, l'autrice prende per mano il lettore e con descrizioni minuziose mostra i luoghi, i colori, i sapori e i profumi che accompagnano la vita di una famiglia normale stravolta dagli eventi. Ma soprattutto lo accompagna nei meandri della mente che tutto crea e tutto distrugge, insinuandosi nei processi celebrali che ci guidano, fra sogno e realtà, per rispondere ai nostri bisogni.
E se la realtà che siamo vivendo non fosse altro che un sogno?

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giovedì 8 marzo 2012

Auguri a tutte le Donne ...


Buon 8 Marzo a tutte le Donne da Libri e Poesie

8 Marzo: NON SOLO MIMOSE (di Mariella Bernio)

Sì, è vero, di date e ricorrenze a scopo consumistico non se ne può proprio più e poi…le donne non hanno bisogno di una festa del genere: quelle intorno a noi, che conosciamo, sono per lo più colte e preparate come e più degli uomini, attente a ciò che succede non solo a se stesse, ma al mondo intero.
Si sarebbe tentati, e purtroppo qualcuno la fa, di chiudere così la questione, ben sapendo che ilmondo non è circoscritto alla soglia di casa e che la situazione, se allarghiamo il nostro osservatorio, è sovente addirittura drammatica.
Si parla spesso di quei Paesi in cui l’inferiorità della donna rispetto all’uomo è sancita dalle attuali interpretazioni del Corano, purtroppo però le discriminazioni e le violenze alle donne sono presenti in molte zone del mondo. Alcune delle più pesanti vengono perpetrate in India dove tuttavia esistono leggi sulla tutela femminile, ma più ci si allontana dai centri industrializzati meno vengono rispettate. In alcuni villaggi dell’interno quando nasce una bambina gli abitanti fanno le condoglianze alla famiglia e organizzano una cerimonia di cordoglio collettivo per esprimere ai genitori la partecipazione al dolore per il triste evento. L’infanticidio delle femmine è di conseguenza molto praticato e ignorato dalle autorità locali, che non hanno mezzi né tanto meno volontà per svolgere adeguate indagini: si dà il caso che l’India è l’unico stato al mondo in cui la popolazione è stabilmente composta da una maggioranza maschile. Il motivo per cui le bambine vengono uccise è che i genitori sono poveri e non potranno garantire la dote necessaria per sposarsi; nel Paese è radicato il concetto che il solo scopo della nascita di una indiana è il suo futuro matrimonio e se ciò non potrà avvenire la vita stessa della donna non ha più senso. Chi invece, munita di una dote, può convolare a nozze, si trasferirà nella casa del marito al quale dovrà obbedienza, così come alla suocera. Non solo, nei villaggi più arretrati si svolge tuttora il rito dei “sati”: la vedova viene bruciata viva assieme alle spoglie del marito defunto, per accompagnarlo nell’aldilà.
Nel continente africano la mortalità delle donne al di sotto dei quarant’anni è molto elevata: la mancanza di ospedali e medicine fa sì che una donna su sedici muoia durante il parto. Anche qui molte leggi approvate vengono disattese nella vita di tutti i giorni: tra le varie brutalità spicca quella dell’infibulazione, antica usanza africana a torto ritenuta di origine mussulmana, ma molto diffusa anche in uno stato cristiano come l’Etiopia.
In Cina il governo ha attuato una ferrea programmazione delle nascite per arginare la crescita demografica di una nazione che conta un miliardo e trecento milioni di persone. Alle donne è consentito avere solo un figlio: chi è incinta del secondo rischia di essere arrestata e costretta ad abortire. Qualora “l’incidente” dovesse ripetersi, la stessa può essere condannata alla sterilizzazione. Ne consegue che, potendo avere solo un figlio, molte coppie preferiscono per varie opportunità generare un maschio e il dodici per cento delle gravidanze finisce in aborto.
E che dire dello sfruttamento (sessuale ma non solo) delle donne del Sud-Est asiatico, ma anche dei Paesi dell’Est Europa?
E’ un racconto crudo quello qui riportato, forse avrei potuto parlare più gradevolmente della bellezza, dolcezza, estro, intelligenza, creatività delle donne. Avrei potuto parlare di colori e profumi, di sorrisi e mimose, di feste e regali; ho scelto un modo diverso di celebrare questa giornata, ricordando che se molto (non tutto) è stato fatto nella nostra società occidentale, molto (o quasi tutto) resta da fare in altre società e civiltà con le quali ci troviamo gomito a gomito, in questo mondo diventato ormai un grande villaggio. Perché non vogliamo portare il burka dell’indifferenza, che copre gli occhi e il cuore, non delle donne, ma di chi si ostina a guardare da un’altra parte facendo finta di nulla.

(Mariella Bernio)

mercoledì 7 marzo 2012

L'8 Marzo fai una buona azione: compra un libro ... Leggere non ha mai fatto così bene

In occasione della Festa della Donna, giovedì 8 Marzo La Feltrinelli devolverà alla AIDOS 10.000,00 euro e 20 centesimo per ogni libro acquistato presso le librerie La Feltrinelli e su www.lafeltrinelli.it, sostenendo così il centro per la salute delle donne e per la prevenzione delle mutilazioni genitali femminili creato da AIDOS a Ouagadougou in Burkina Faso.

Per maggiori info visita www.aidos.it e 


Consigli letterari: "Le Finestre dei Pensieri" di Alessandro Bagnato


«A volte osserviamo i pensieri distesi su un grande prato come la purezza dei fiori ed essi aspettano che qualcuno si accorga della loro presenza. Restano lì fermi in attesa, ma nessuno li raccoglie. I pensieri si ritrovano come le foglie che cadono dagli alberi in autunno. Cadono, cadono e cadono e rimangono lì, pure e innocue. La gente passa e le calpesta, e neanche chiede scusa.».
Le finestre dei pensieri gravita intorno a ciò di cui oggi ci occupiamo poco: il pensiero. Ci troviamo di fronte ad un flusso di coscienza che sembra nascere durante una notte insonne, in cui i pensieri vagano e si contorcono talmente che si finisce col chiedersi il perché del perché. Un testo senza pretese di scientificità che analizza un argomento già studiato e già discusso da filosofi e letterati del passato che con una rapida carrellata di analisi altrui ci porta ad un’interpretazione in chiave moderna della questione. Qui si rimette in gioco tutto ciò che è stato detto e lo si fa con gli occhi di Alessandro Bagnato, il quale in prima persona s’interroga e ragiona: le finestre dei pensieri che si aprono, si chiudono, ci fanno vedere attraverso i loro vetri e riducono allo stesso tempo la nostra visuale.

martedì 6 marzo 2012

Consigli letterari: "Vivere di Versi" di Danilo Calabrese




"Vivere di Versi" di Danilo Calabrese è un mix di versi, pensieri, poesie, alcune in rima, altre come l'ispirazione le ha guidate. Esperienze di vita, vergate con il cuore e trascritte in quaderni personali ed ora riportati su un volume da sfogliare per raccontare sogni, illusioni, disillusioni ...

Danilo Calabrese, nato a L’Aquila, il7 agosto 1958, diplomato, artigiano, da sempre si dedica alla lettura e alla scrittura, vergando racconti, romanzi e soprattutto poesie, pensieri, in rima e non. Collabora con “Il rifugio degli esordienti”. Pubblica qualche suo scritto in vari siti ed in un volume denominato “Racconti senza rete”.
Nel 2008 pubblica il suo primo romanzo “AMARO RITORNO” , e nel 2011 il primo volume di poesie “VIVERE DI VERSI”.

"Darei valore alle cose non per quello che valgono" di Gabriel García Márquez

Darei valore alle cose non per quello che valgono
ma per quello che significano.

Dormirei poco, sognerei di più.

So che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi
perdiamo 60 secondi di luce di cioccolata.

Se Dio mi concedesse un brandello di vita,
vestito con abiti semplici, mi sdraierei, al sole
e lascerei a nudo non solo il mio corpo
ma anche la mia anima.

Dio mio, se avessi cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio
e aspetterei che si alzasse il sole.

Dipingerei le stelle con un sogno di Van Gogh.
con un poema di Benedetti, una canzone di Serrat
sarebbe la mia serenata alla luna.

Bagnerei con le mie lacrime le rose
per sentire il dolore delle spine
ed il bacio vermiglio dei petali.

Dio mio, se io avessi ancora un brandello di vita
non lascerei passare un solo giorno
senza dire alla gente che io amo, io amo la gente.

Convincerei ogni uomo ed ogni donna
che sono i miei favoriti
e vivrei innamorato dell'amore.

E dimostrerei agli uomini quanto sbagliano
quando pensano di smettere di innamorarsi
quando invecchiano senza sapere che invecchiano
quando smettono di innamorarsi.

Darei ad ogni bambino le ali
ma lo lascerei imparare, da solo, a volare.

Ai vecchi insegnerei che la morte
non arriva con la vecchiaia ma con l'oblio.

Ho imparato molte cose da voi, dagli uomini...
Ho imparato che tutti, al mondo,
vogliono vivere in cima alla montagna
senza sapere che la vera felicità
sta in come si sale la china.

Ho imparato che quando un neonato afferra,
per la prima volta, con il suo piccolo pugno,
il dito di suo padre, lo terrà prigioniero per sempre.

Ho imparato che un uomo
ha diritto di guardare un altro uomo
dall'alto verso il basso solo quando lo aiuta a rialzarsi.

Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi
ma non mi serviranno davvero più a molto
perchè quando guarderanno in questa mia valigia,
infelicemente io starò morendo.

- Gabriel García Márquez -
... oggi 85 anni.




lunedì 5 marzo 2012

da "Le Rondini" di Lucio Dalla

Vorrei seguire ogni battito del mio cuore 

Per capire cosa succede dentro 
e cos’è che lo muove 

Da dove viene ogni tanto questo strano dolore 
Vorrei capire insomma che cos’è l’amore 
Dov’è che si prende, dov’è che si dà 

Sogni, tu sogni nel cielo dei sogni





(da "Le Rondini" di Lucio Dalla)

♥ Libri e Poesie ♥
www.libriepoesie.blogspot.com


Finora la convinzione che tutto sia possibile ha dimostrato soltanto che tutto può essere distrutto.

(Hannah Arendt)

domenica 4 marzo 2012

Recensione: "Andrà tutto bene" di Mirella Delfini

Ho cominciato a leggere "Andrà tutto bene" di Mirella Delfini edito da Abel Books credendo di trovarmi fra le mani una delle solite noiose autobiografie, invece, già dalle prime battute "Avrei potuto rivendicare il trono di Francia" mi sono piacevolmente ricreduta. Il linguaggio semplice, scanzonato e diretto ti travolge, ti accalappia e non ti lascia più andare.
Questo libro non è una semplice autobiografia, ma è un tuffo nella storia col sorriso sulle labbra e non per irriverenza o per mancanza di rispetto verso la drammaticità degli eventi, quella non ha bisogno di essere enfatizzata, ma è scritto con la maestria, lo stile e il talento di una giornalista che vuole informare divertendo. Un'artista della paola scritta che vuole innanzitutto farsi capire e rifiuta categoricamente i linguaggi ampollosi e noiosi di chi si riempie di ismi solo per sembrare più intelligente. Se i libri di scuola fossero scritti così di sicuro gli studenti sarebbero molto più preparati, anzi, questo stesso libro dovrebbe far parte del programma scolastico. In esso si trova la storia, la geografia, la scienza. la fisica, la metafisica, la letteratura, la musica ma soprattutto l'umanità e il rispetto per il nostro pianete e per tutte le creature che la popolano. Questo libro, gonfio di spunti di riflessione, è un pozzo di cultura che si assorbe e ci assorbe.
Le vicissitudini della scrittrice fanno da filo conduttore, un filo d'Arianna che si dipana lungo un secolo di storia, alternando incontri con personaggi importanti dai nomi altisonanti fra i quali Papa Giovanni XXIII, Aldo Moro, Amintore Fanfani, Enrico Mattei, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Indro Montanelli, Alberto Moravia, Vittorio De Sica, ad altri meno noti ma che comunque quella storia hanno contribuito a farla e a raccontarla. Leggendo "Andrà tutto bene" di Mirella Delfini viene da pensare a quanto sia piccolo il mondo e a quanto sia strano il destino che ha consentito a Mirella di incrociare le vite di tutti questi personaggi, permettendo anche a noi lettori di entrare nelle loro esistenze, penetrando la facciata pubblica e conoscerne il lato più vero, autentico e privato.
La storia parte negli anni '20, quando Mirella, bimba caparbia, spericolata, molto intelligente e convinta di vantare fra gli antenati il delfino di Francia, figlio di Maria Antonietta e Luigi XVI, vedeva Dio in ogni cosa, anche in una foglia, e si stupiva che gli altri non ci riuscissero. Bimba che, incredibile ma vero, odiava gli insetti per poi innamorarsene grazie alla madre. Bimba che visse la fine dell'infanzia come un dramma, una malattia perché "Il futuro doveva essere qualcosa di brutto perché i grandi non facevano che lagnarsi". 
Si attraversa il fascismo e l'autrice ne mette in luce le incongruenze storiche analizzandolo con lucidità sia dall'interno, ossia con gli occhi di una ragazzina cresciuta a quel tempo, sia col senno di poi, alla luce dei fatti che poi sono accaduti e dei retroscena che li hanno mossi. Ci si affaccia al comunismo e l'irrequietezza di Mirella, la sua fame di verità, il suo coraggio la porteranno a sondare e ad analizzare ogni aspetto, ogni pensiero, a non fermarsi mai all'apparenza, ma a voler scendere in profondità e a portare alla luce anche le verità scomode.
Si incroceranno affetti, amori, drammi, sventure e avventure che sembrano perfino troppe per un'unica vita.
"Andrà tutto bene" di Mirella Delfini è un pass per il dietro le quinte della storia, scopre i fili che l'hanno mossa e rivela aneddoti fino ad oggi sconosciuti e che solo ora dopo tanti anni è possibile portare alla luce.
Ci sono libri che anche se brevi non vedi l'ora di terminare, e poi ce ne sono altri che ti entrano nell'anima e nel cuore, e che per quanto corposi non vorresti mai terminare, vorresti continuare a perderti fra le sue pagine e a immergerti nelle sue storie in eterno. "Andrà tutto bene" di Mirella Delfini fa parte di questi libri le cui pagine vorresti che non avessero mai fine.
Vorrei dire ancora tantissime cose su questo libro che mi ha letteralmente rapita, ma mi limiterò a darvi un consiglio: leggetelo.

"Forse dovevo scrivere proprio questo libro: non si tratta solo della storia della mia vita e di tanti incontri, ma anche di un percorso iniziato da piccola, quando trovavo Dio in una foglia. Ora capisco che il mio andare svirgolato portava in una sola direzione ... "
(da "Andrà tutto bene" di Mirella Delfini)


ANDRA' TUTTO BENE di Mirella Delfini
Abel Books edizioni
Autobiografia
ISBN9788897513568
Acquistabile nelle librerie on line e sul sito dell' editore

Andrà tutto bene su amazon.it

venerdì 2 marzo 2012

Ciao Lucio, "Tu non mi basti mai"



Testo "Tu non mi basti mai" di Lucio Dalla
Vorrei essere il vestito che porterai 
il rossetto che userai 
vorrei sognarti come non ti ho sognato mai 
ti incontro per strada e divento triste 
perchi poi penso che te ne andrai. 
Vorrei essere l'acqua della doccia che fai 
le lenzuola del letto dove dormirai 
l'hamburger di sabato sera che mangerai... che mangerai 
vorrei essere il motore della tua macchina 
cosl di colpo mi accenderai. 
Tu tu non mi basti mai 
davvero non mi basti mai 
tu tu dolce terra mia 
dove non sono stato mai. 
Debbo parlarti come non faccio mai 
voglio sognarti come non ti sogno mai 
essere l'anello che porterai 
la spiaggia dove camminerai 
lo specchio che ti guarda se lo guarderai... lo guarderai 
vorrei essere l'uccello che accarezzerai 
e dalle tue mani non volerei mai. 
Vorrei esser la tomba quando morirai 
e dove abiterai 
il cielo sotto il quale dormirai 
cosl non ci lasceremo mai 
neanche se muoio e lo sai. 
Tu tu non mi basti mai 
davvero non mi basti mai 
io io io ci provo sai 
non mi dimenticare mai

Lucio Dalla - Henna



Testo di "Henna" di Lucio Dalla
Adesso basta sangue ma non vedi
Non stiamo nemmeno più in piedi...un po' di pietà
Invece tu invece fumi con grande tranquillità
Così sta a me che debbo parlare fidarmi di te
Domani domani domani chi lo sa domani sarà
Oh oh chi non lo so quale Dio ci sarà io parlo e parlo solo per me
Va bene io credo nell'amore l'amore che si muove dal cuore
Che ti esce dalle mani che cammina sotto i tuoi piedi
L'amore misterioso anche dei cani e degli altri fratelli
Animali delle piante che sembra che ti sorridono anche quando ti chini per portarle via
L'amore silenzioso dei pesci che ci aspettano nel mare
L'amore di chi ci ama e non ci vuol lasciare
Ok ok lo so che capisci ma sono io che non capisco cosa dici
Troppo sangue qua e là sotto i cieli di lucide stelle
Nei silenzi dell'immensità
ma chissà se cambierà oh non so se in questo futuro nero buio
Forse c'è qualcosa che ci cambierà
Io credo che il dolore è il dolore che ci cambierà
Oh ma oh il dolore che ci cambierà
E dopo chi lo sa se ancora ci vedremo e dentro quale città
Brutta fredda buia stretta o brutta come questa sotto un cielo senza pietà
Ma io ti cercherò anche da così lontano ti telefonerò
In una sera buia sporca fredda
Brutta come questa
Forse ti chiamerò perché vedi
Io credo che l'amore è l'amore che ci salverà
Vedi io credo che l'amore è l'amore che ci salverà


giovedì 1 marzo 2012

Evento: Sabato 3 Marzo 2012 presentazione del libro "13 Maggio" di Raffaella Nassisi

Sabato 3 Marzo 2012, allo Sciapò in Via Borsieri a Milano, Raffaella Nassisi presenterà il suo libro "TREDICI MAGGIO", romanzo d'esordio edito da Book Sprint Edizioni. 
L'evento comincerà alle 19.30 con happy hour.
Per maggiori info ... Continua a leggere

Consigli letterari: "Like The Moon - La faccia nascosta della luna" di Stella Robi

"Like The Moon - La faccia nascosta della luna" di Stella Robi è un Spy-story edita da Siska Editore.
Like The Moon
di Stella Robi
Una misteriosa busta, un vicolo oscuro in periferia, una ragazza che sa di essere in trappola: ed è solo il principio. D'un tratto qualcosa va storto, per i colpevoli e per gli innocenti.
Inizia così una partita che si apre verso strade del tutto inattese.

Like the Moon – La faccia nascosta della luna è un giallo spy-story ambientato oltreoceano e nasce dalla riflessione su come piccoli eventi o attimi di debolezza possano modificare il corso di una o più vite.
La storia inizia con Lily Carter, una giovane donna, che al lavoro assiste casualmente a una serie di “strani passaggi” riguardanti una misteriosa busta. La curiosità è troppa e per una sfortunata serie di eventi la ragazza entrerà in possesso di rischiose informazioni.
Subito braccata dagli ignoti destinatari della missiva, nel tentativo di cercare una via di fuga, Lily coinvolgerà senza volerlo la propria migliore amica: Wendy Still. Ne scaturirà un susseguirsi di pericolosi eventi che porteranno prima Lily e poi la stessa Wendy a mettere in gioco le rispettive vite.

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