giovedì 31 maggio 2012

Recensione: "Assaggiami" di Elisa Maffezzoni

Golosa son per te

Voluttuosa e golosa son per te
labbra rosse di melograno
seni di mandorla e fragola
sfiora ora ventre profumato di
soffice panna e ciliegia
attraversami con corpo e mente
dammi amore solamente
musica dolce la tua bocca
fonte di nuove sapienti delizie
maestro di emozioni il tuo tocco
e son schiava di ardite sensazioni
... nel fiore di seta caldo succo
d'arancia amara
bagna le tue labbra di
ineffabile piacere



"Assaggiami" di Maffezzoni Elisa è una raccolta di poesie erotiche edito da Aletti Editore che ha spaccato in due Gazzuolo, il paese dell'autrice, dividendolo fra estimatori e indignati. Forti reazioni per argomenti altrettanto forti.
I componimenti raccolti in questo libro, infatti, sono carnali, passionali e privi di pudore. Sono versi seducenti, carichi di eros, ma anche d'amore che accompagnano il lettore avvolgendolo in una scrittura libera, senza limiti e inibizioni, ma comunque lontana dalla volgarità.

"Ho voluto raccontare in versi quello che altri, per vergogna o paura tengono dentro considerando l'argomento un tabù. Per me è la cosa più naturale del mondo." 
(Elisa Maffezzoni)


Elisa Maffezzoni nasce a Mantova nel 1983. Terminate le scuole dell'obbligo, lavora come operaia tessile per nove anni. A causa di un grave problema di salute sarà costretta a lasciare il lavoro. E' in questo momento di forzata inattività che inizia a creare poesie, che prediligono tematiche legate all'erotismo e all'amore. Vive in provincia di Mantova, con i genitori, due fratelli e tre amatissimi gatti.
Cavalcare e cucinare sono i suoi hobby.

http://elisamaffezzoni.scrivere.info/

ASSAGGIAMI di Maffezzoni Elisa
Aletti Editore
Raccolta di Poesie Erotiche
Pagine 76
Anno 2011
ISBN 978-88-6498-855-9
ibs.it

mercoledì 23 maggio 2012

Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto.

(Giovanni Falcone)
Giovanni Falcone
18 Maggio 1939 - 23 Maggio 1992
L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, è incoscienza.
***
Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere



mercoledì 16 maggio 2012

Bere una coca con te - Poesia di Frank O’Hara


Bere una coca con te
è ancor più divertente che andare a San Sebastian, Irun, Hendaye, Biarritz, Bayonne
o star male di stomaco sulla Travesera de Gracia a Barcellona
un po’ perché con la tua camicia arancio sembri un più beato più felice San Sebastiano
un po’ per il mio amore per te, un po’ per il tuo amore per lo yogurt
un po’ per i tulipani arancio fluorescente attorno alle betulle
un po’ per la segretezza dei nostri sorrisi di fronte a persone e statuaria
è dura credere quando son con te che ci possa essere qualcosa di tanto statico
tanto solenne o spiacevolmente definitivo quanto la statuaria quando dritto davanti a questa
nella luce calda delle quattro di New York scivoliamo avanti e indietro
tra l'uno e l'altro alla deriva come un albero che respira dagli occhiali
e la mostra di ritratti sembra non aver neanche una faccia, solo pittura
che improvvisamente ti chiedi perché qualcuno al mondo li abbia mai fatti
guardo
te e preferisco guardar te che tutti i ritratti del mondo
eccetto eventualmente per il Cavaliere Polacco raramente e comunque sta al Frick
a cui grazie al cielo non sei già stato così ci possiamo andare assieme la prima volta
e il fatto che ti muovi così stupendamente più o meno mette a posto il Futurismo
giusto come a casa non penso mai al Nudo che Scende una Scala o
alle prove a un solo disegno di Leonardo o Michelangelo che una volta mi stendeva
e che bene gli fa tutta quella ricerca degli Impressionisti
quando non han mai preso la persona giusta per stare di fianco all’albero quando il sole calava
o se è per questo Marino Marini quando non ha scelto il cavaliere attentamente
quanto il cavallo
sembra che siano stati tutti deprivati di una qualche meravigliosa esperienza
che non andrà sprecata con me che è la ragione per cui te lo sto dicendo.





Consigli letterari: "Ricami notturni" di Maria Grazia Porceddu


Ricami Notturni di Maria Grazia Porceddu è una raccolta di racconti brevi e frammenti. Storie ‘spezzate’ eppure unite lungo un unico filo conduttore che si concretizza nel binomio inscindibile di Amore & Morte.
Atmosfere e suggestioni notturne che prendono forma in pensieri, emozioni, sensazioni, figure inquietanti e malinconiche, fragili ed estreme.
Tanti protagonisti per un solo volto. Tante sfaccettature per un solo ‘punto di vista’.
Nella notte, palcoscenico dove nascono e si realizzano storie e frammenti, vivono le creature più affascinanti e suggestive … fantasmi, streghe, vampiri…


Maria Grazia Porceddu ha 34 anni ed è giornalista.
Dopo lunga esperienza di lavoro di redazione, da qualche anno si dedica completamente ad un giornalismo specializzato nel campo dell’arte (in particolare quella cinematografica e teatrale) e della letteratura. Ha curato la comunicazione di manifestazioni teatrali e letterarie di rilevanza nazionale. Cofondatrice del blog Sanniolife. Ama leggere e scrivere. Appassionata di letteratura gotica, Ricami notturni è la sua prima pubblicazione.


Per maggiori informazioni visita la pagina fb di Ricami notturni.



RICAMI NOTTURNI di Maria Grazia Porceddu 

Raccolta di frammenti e racconti
Edito da Edizioni Melagrana
Collana Tascabili del Sapere
Anno 2012 (aprile)
Pagine 63
Isbn 978-88-6335-084-5
Acquistabile rivolgendosi all’autore mariagraziaporceddu@libero.it o www.edizionimelagrana.it

martedì 15 maggio 2012

Razzismo: I nostri figli impareranno a conoscersi e saranno migliori di noi (Racconto di Marco Bo)


E’ sceso dalla macchina trafelato è corso verso di me e mi ha gridato a 2 cm dal mio naso: “Sei un extracomunitario di m...!”. Spiegare la discriminazione a chi non l’ha mai subita, a chi non l’ha mai provata sulla propria pelle apparentemente è semplice, ma in realtà non è così, è complicato. Ma è bene parlarne, mai come di questi tempi è bene parlarne.
Senza vittimismi, ma con realismo e concretezza, oggi più che mai c’è bisogno di costruire una base comune, un luogo di incontro dove cercare di costruire le fondamenta di una società migliore per i nostri figli.

Dicevo, spiegare la discriminazione far capire cosa si prova ad essere discriminati è difficile, nella migliore delle ipotesi, per chi ha tratti somatici evidentemente differenti è come rinascere ogni giorno, è come dover ricominciare da capo ogni volta che sorge il sole, ogni giorno della tua vita.

E' cioè, nella migliore delle ipotesi, nell'ambiente dove uno vive, nel vicinato conosciuto o in un piccolo paese dove ci si conosce tutti la gente ti rispetta anche se si è diversi.
 
Normalmente, nella migliore delle ipotesi! Ma quando ci si sposta in città o in un altro quartiere, in contesto nuovo sconosciuto insomma, proprio a causa tratti somatici diversi, diventa necessario raccontarsi dall'inizio, e cioè si riparte dall'anno zero e bisogna spiegare chi si è e come si è arrivati sin lì perché i tratti indicano in modo evidente che non si è originari di lì.

Così succede a volte a mia moglie qui nel nostro Bel Paese! I suoi tratti Latinoamericani la rendono distinta dai tratti locali tipici. Cosicché fuori della nostra comunità dove è conosciuta e stimata anche per il grande impegno nel sociale, al di fuori di qui spesso, anzi ogni volta deve raccontarsi e spiegare come e perché è arrivata fin qui.
 
A me personalmente è successo poche volte, ma quella mattina è successo ed in maniera così violenta e traumatica tanto che la cosa mi ha sorpreso e lasciato senza parole. Anche i miei tratti somatici mediterranei del sud d'Italia sono solo lievemente differenti dalla media del locale nord-estino italiano medio padano.

Ma tanto e' bastato. Il fatto è questo: accompagnavo all'asilo mia figlia piccola e come tutte le mattine la fretta, il traffico, la lotta quotidiana per il parcheggio più vicino all'entrata dell’asilo, la fretta maledetta di andare al lavoro, tutto questo già di se una brutta combinazione che esaspera le possibili interazioni mattutine tra genitori disperati e nevrotici.

lunedì 14 maggio 2012

Consigli letterari: "Canti dalla periferia del mondo" di Marco Bo


"Canti dalla periferia del mondo" di Marco Bo è una raccolta di poesie, riflessioni, racconti e canta dalla periferia del monto scritta in ricordo di tanti amici conosciuti negli anni di volontariato, di studio e di lavoro in giro per il mondo, in luoghi che non al margine e spesso oltre il margine, oltre il confine. E poi ricordi, ricordi di casa, ricordi sospesi tra andata e ritorno di questo nostro breve viaggio. Siamo sottili fili di tessuto eterno, viviamo pochi attimi il tempo di vedere intorno. Un giro della cella dove stiamo prigionieri, uno sguardo tra le sbarre per vedere chi vive fuori.


"Vi scrivo da Sarezzo in provincia di Brescia, sono originario di un piccolo paese del Monferrato in parte ed anche della Calabria.
Dal Monferrato sono partito molti anni fa ed ho girato un pezzo di mondo, soprattutto l'America, tutta l’America dalla terra del fuoco al Canada.
Io e mia moglie, che è originaria del Nicaragua, siamo legati a Brescia in quanto per diversi anni siamo stati volontari in Venezuela con una associazione di volontariato di Brescia (S.V.I.).
Successivamente siamo stati anche impegnati come educatori negli USA presso un centro giovanile dei Salesiani in un quartiere popolare afroamericano nella periferia di Birmingham Alabama.
Entrambi tuttora siamo impegnati in diverse iniziative didattiche e ricreative legate all'educazione all'interculturalità, alla solidarietà ed alla cooperazione allo sviluppo.
Per questo condividiamo l'impegno e da parte nostra facciamo il possibile per contribuire ad un mondo più giusto e solidale."
Marco Bo

Per saperne di più visita il blog cantidallaperiferiadelmondo.blogspot.it, la pagina Facebook Canti dalla periferia del Mondo, quella dell'autore Marco Bo e unisciti al gruppo Canti dalla periferia del mondo.

L'autore Marco Bo ha anche partecipato con un racconto alla trasmissione Voi siete qui di Matteo Caccia su Radio 24

Leggi il Racconto: I nostri figli impareranno a conoscersi e saranno migliori di noi su agoravox.it

CANTI DALLA PERIFERIA DEL MONDO di Marco Bo
edito da lulu.com
Raccolta di Poesie
Pagine 104
Anno 2012
Acquistalo sul sito dell'editore lulu.com

martedì 8 maggio 2012

lunedì 7 maggio 2012

Pubblicizza il tuo libro su Libri e Poesie. E' GRATIS


Hai pubblicato un libro e vorresti pubblicizzarlo su Libri e Poesie? Contattaci!
Mandaci una mail con una breve presentazione tua (in qualità di autore) e del tuo libro. Indica tutti i dati necessari a rintracciarlo (ISBN, link di vendita e per contattarti), e magari una citazione (frase, poesia o breve estratto) che accompagni la presentazione della tua opera.
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Si chiama Librocadabra ed è una nuova applicazione Facebook che, studiando il tuo profilo, ti suggerisce i libri da leggere. Provala


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mercoledì 2 maggio 2012

AbelBooks è alla ricerca di poeti


Da oggi i poeti hanno uno spazio in più per diffondere le proprie liriche. 
AbelBooks, infatti, annuncia l'apertura del catalogo alla poesia, trascurata negli ultimi trent'anni dall'editoria tradizionale.
La poesia entra nel futuro del libro con gli ebook di AbelBooks, la casa editrice che vende libri in tutto il mondo tramite Amazon, Kindle, Apple store, e tutte le più importanti librerie virtuali italiane (da Bol a Feltrinelli, da Rizzoli a Mediaworld).
Ad inaugurare la nuova sezione dedicata alla poesia Giovanni Minio - già vincitore del “Premio Santa Maria Ligure” legato a Fernanda Pivano, del Premio “150 anni Unità d'Italia” del Senato della Repubblica e del Premio “Poesia sulla pace” come primo classificato (per questo è stato ricevuto da Papa Benedetto XVI) - con la raccolta "Reminiscenze"

Visita il catalogo e leggi le ultime novità su www.abelbooks.net
Per inviare un manoscritto basta scrivere a: abelbooks@hotmail.com

 

Recensione: "Cafonal natalizio" di Ester Nobile

"... Credevo in buona sostanza che sarei stata amata dagli altri in base a quello che sarei riuscita ad ottenere, che la mia vita avrebbe avuto più importanza insomma, più senso. Scordandomi nel frattempo che io una vita ce l'avevo comunque, successo o non successo, e trascinandomela addosso indifferentemente. Limitandomi ad esistere ..."
(da "Cafonal natalizio" di Ester Nobile)


La protagonista di "Cafonal natalizio", Alessandra, resa biliosa e inacidita da un'esistenza fatta di avversità, occasioni perdute e mancate, e condizionata negativamente dalle scelte dei suoi genitori, anziché sfruttare al meglio la propria spiccata intelligenza e la propria cultura per cercare di emergere dalla piatta mediocrità in cui si sente imprigionata, si limita a starsene sul suo piedistallo fatto di belle parole ma privo di fatti, concentrando il suo astio sulla cugina Vicky, colpevole di essere l'incarnazione di tutto ciò che Alessandra odia nella società: velleità, superficialità e, nonostante la palese ignoranza, potere e posto di lavoro fisso e prestigioso non certo guadagnato per meritocrazia. Ma le due donne, in apparenza opposte, hanno in realtà qualcosa in comune che farà assumere alla vendetta escogitata da Alessandra un sapore del tutto diverso e inaspettato.


"Cafonal natalizio" di Ester Nobile è una rappresentazione scorrevole e ben scritta dei nostri tempi, in cui, rosi dall'invidia più accecante, ci si lamenta continuamente per ciò che manca invece di sfruttare al meglio ciò che si ha e impegnarsi per realizzare i propri sogni ... o almeno provarci.
E' il ritratto di una società malata di superficialità e pigrizia, che bistratta la meritocrazia e il buon senso e che osanna l'apparenza a discapito della sostanza. Una società che per inerzia prosegue la propria rovinosa caduta, e in cui ogni protagonista è imprigionato nel proprio ruolo e schiavo dell'altrui pensiero, ma nonostante l'infelicità dilagante non fa nulla per cambiare le cose e per opporsi a un sistema che calpesta i propri ideali temendo l'inevitabile giudizio altrui.
Per il titolo la scrittrice si è ispirata alla rubrica "Cafonal" del sito Dagospia che raccoglie le foto più ridicole e terrificati della Roma Bene, e per enfatizzare i concetti espressi nel libro lo ha associato al cenone di Natale, ovvero il festival della superficialità: l'evento spesso tragicomico, tanto amato quanto odiato, che raduna attorno a un tavolo tutti i componenti della famiglia, dando vita a vere e proprie sceneggiate in cui la finzione e l'opportunismo hanno la meglio sulla sincerità e sulla lealtà verso gli altri, ma soprattutto verso se stessi.


"...Non mi ero mai sforzata a trovare una terza via tra quello che mi avevano insegnato i miei genitori e quello che la vita aveva poi contraddetto ... Né mi ero mai spesa nella vita pratica per cercare di rendere concreti quegli ideali il cui continuo tradimento mi aveva rovinato la vita. Avevo così buttato tanti anni relegata tra le mura di casa mia, solo con il ditino puntato per l'invidia più nera ..."
(da "Cafonal Natalizio" di Ester Nobile)

Sinossi di "Cafonal natalizio"

Biografia dell'autrice Ester Nobile

Narrativa
Pagine: 95
Acquistabile sul sito dell'editore www.edizioniesordienti.com e nelle librerie on-line
Cafonal Natalizio su amazon.it

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